14 lug 2025

Certificazioni tessili: un valore aggiunto per i produttori

Guida alle certificazioni di sostenibilità dei filati: qualità, trasparenza e sicurezza per l'industria tessile

Nel mondo dell’industria tessile, la richiesta di filati tessili di qualità e sostenibili è in costante crescita. Brand e produttori sono chiamati a rispondere non solo alle esigenze estetiche e funzionali dei consumatori, ma anche a garantire trasparenza e sicurezza lungo l’intera filiera produttiva. Le certificazioni tessili rappresentano oggi uno strumento fondamentale per attestare il rispetto di standard di qualità, sostenibilità ambientale e sicurezza per l’utente finale. Scegliere filati certificati significa infatti dimostrare un impegno concreto verso pratiche responsabili e rafforzare la fiducia del mercato.

 



 

 

 

Perché scegliere filati certificati è indispensabile per i brand del settore tessile

Nel settore moda e tessile, le certificazioni dei filati sono ormai un requisito imprescindibile, non più una semplice opzione. Scegliere filati certificati significa innanzitutto garantire l'utilizzo di materiali sicuri per la salute dei consumatori, privi di sostanze nocive e tracciabili lungo l'intera filiera produttiva.

Queste certificazioni assicurano non solo una qualità costante per i produttori, ma anche un significativo beneficio in termini di riduzione dei rischi di non conformità normativa. Di conseguenza, la reputazione del marchio ne esce notevolmente rafforzata, un aspetto cruciale in un mercato sempre più attento e informato.

Inoltre, comunicare in modo trasparente e credibile l'impegno verso la sostenibilità dei filati consente ai brand di distinguersi dalla concorrenza. I consumatori sono oggi molto più consapevoli e orientati verso scelte responsabili, e le certificazioni offrono la prova tangibile di un approccio produttivo circolare e rispettoso dell'ambiente. Questo non solo risponde alle loro aspettative, ma contribuisce anche a costruire un rapporto di fiducia duraturo.

 



 

 

 

Le principali certificazioni per filati e prodotti tessili

Navigare il panorama delle certificazioni tessili può sembrare complesso, ma comprendere le più importanti è fondamentale per chi opera nel settore. Ogni certificazione risponde a esigenze specifiche, dalla sicurezza per il consumatore alla sostenibilità ambientale, garantendo trasparenza e affidabilità lungo tutta la filiera produttiva. Di seguito, elenchiamo le certificazioni più rilevanti che attestano la tracciabilità e la sostenibilità dei filati e dei prodotti tessili, fornendo un chiaro riferimento per produttori e consumatori consapevoli:

 



 

 

 

OEKO-TEX® STANDARD 100

Cos'è: l’OEKO-TEX® STANDARD 100 uno standard di certificazione indipendente e riconosciuto a livello globale per i prodotti tessili, dalle materie prime al prodotto finito. Certifica che ogni componente dell'articolo tessile (filati, bottoni, accessori, ecc.) è stato testato per sostanze nocive e che è innocuo per la salute umana.

 

Cosa verifica: vengono testati centinaia di parametri, tra cui metalli pesanti, coloranti azoici, ftalati, pesticidi e formaldeide. I limiti di tolleranza sono più severi quanto più stretto è il contatto del prodotto con la pelle e quanto più sensibile è la categoria di utenza (es. neonati).

 

Perché è importante: offre ai consumatori la sicurezza di acquistare prodotti tessili che non contengono sostanze chimiche potenzialmente dannose. Per i produttori, è un passaporto essenziale per l'export e per soddisfare le crescenti richieste di sicurezza dei materiali. Infatti è molto diffuso e riconosciuto in Europa come garanzia di sicurezza chimica dei prodotti tessili.

 



 

 

 

Global Recycled Standard (GRS)

Cos'è: il Global Recycled Standard (GRS) uno standard internazionale e volontario che stabilisce i requisiti per la certificazione di terze parti del contenuto di materiali riciclati in un prodotto, nonché delle pratiche ambientali e sociali responsabili lungo l'intera catena di fornitura.

 

Cosa verifica:

  • Contenuto riciclato: richiede una percentuale minima del 20% di materiale riciclato (pre-consumo o post-consumo) nel prodotto finale (per l'etichettatura pubblica il minimo è 50%).
  • Tracciabilità (Chain of Custody): assicura che i materiali riciclati siano tracciabili e verificabili in ogni fase della produzione.
  • Criteri ambientali: include la gestione delle acque reflue, il consumo energetico, la gestione dei rifiuti e l'uso di sostanze chimiche.
  • Criteri sociali: richiede il rispetto di standard lavorativi equi, inclusi orari di lavoro, sicurezza e salute sul lavoro, non discriminazione e divieto di lavoro minorile.

 

Perché è importante: promuove l'economia circolare e fornisce ai brand uno strumento credibile per comunicare l'effettivo utilizzo di materiali riciclati e l'impegno verso pratiche sostenibili. È inoltre ampiamente riconosciuto e richiesto dalle aziende europee per la verifica della sostenibilità delle proprie filiere.

 



 

 

 

Recycled Claim Standard (RCS)

Cos'è: simile al GRS, il Recycled Claim Standard (RCS) è uno standard internazionale che verifica la percentuale di materiale riciclato (pre-consumo e post-consumo) presente in un prodotto finale. È meno stringente del GRS perché si concentra principalmente sul contenuto riciclato e sulla tracciabilità.

 

Cosa verifica:

  • Contenuto riciclato: richiede un minimo del 5% di contenuto riciclato. Esistono due etichette: RCS 100 (≥ 95% riciclato) e RCS Blended (5% ≤ x < 95% riciclato).
  • Tracciabilità (Chain of Custody): garantisce la tracciabilità dei materiali riciclati attraverso la catena di fornitura, dalla fase di recupero fino al prodotto finale.

 

Perché è importante: è un ottimo punto di partenza per le aziende che vogliono iniziare a dimostrare l'uso di materiali riciclati, fornendo una verifica di terza parte sulla dichiarazione di riciclo. Inoltre viene utilizzato in Europa come base per dichiarazioni sul contenuto di riciclato.

 



 

 

 

ISCC (International Sustainability and Carbon Certification)

Cos'è: l’International Sustainability and Carbon Certification (ISCC) un sistema di certificazione globale applicabile a tutte le materie prime sostenibili, inclusi materiali di origine agricola e forestale (biomasse), rifiuti e residui biogenici, materiali circolari e rinnovabili.

 

Cosa verifica: si concentra sulla sostenibilità delle materie prime e sulla tracciabilità lungo l'intera filiera. I criteri includono:

  • Sostenibilità ambientale: riduzione delle emissioni di gas serra, uso sostenibile del suolo, protezione della biodiversità e dell'acqua.
  • Sostenibilità sociale: condizioni di lavoro eque, rispetto dei diritti umani.
  • Tracciabilità: assicura la provenienza sostenibile delle materie prime e la loro tracciabilità lungo la supply chain.

 

Perché è importante: è particolarmente rilevante per i filati innovativi derivanti da biopolimeri, bio-based o da processi circolari, poiché copre un'ampia gamma di feedstock sostenibili. Inoltre, l’ISCC EU è riconosciuto e allineato con le direttive europee sulla promozione delle energie rinnovabili e la sostenibilità dei biocarburanti, estendendosi anche ad altri settori come quello chimico e tessile.

 



 

 

 

EU ECOLABEL (Marchio di Qualità Ecologica dell’Unione Europea)

Cos'è: l’EU ECOLABEL è il marchio di eccellenza ambientale dell'Unione Europea, volontario e riconosciuto in tutti i 27 stati membri dell'UE, nonché in Norvegia, Liechtenstein e Islanda. È infatti la principale e più autorevole certificazione ambientale a livello europeo, gestita dalla Commissione Europea. Si applica a un'ampia gamma di prodotti e servizi, inclusi i prodotti tessili. 

 

Cosa verifica: valuta l'impatto ambientale complessivo di un prodotto durante il suo intero ciclo di vita ("dalla culla alla tomba"): dalla selezione delle materie prime, alla produzione, all'uso e allo smaltimento finale. I criteri sono rigorosi e basati su evidenze scientifiche.

 

Perché è importante: offre ai consumatori europei una garanzia affidabile di prodotti che hanno un impatto ambientale ridotto. Per le aziende, è un forte elemento di differenziazione sul mercato europeo e può facilitare l'accesso a gare d'appalto pubbliche che favoriscono i prodotti ecologici.



 



 

 

 

LCA (Life Cycle Assessment - Valutazione del Ciclo di Vita)

Cos'è: non è una certificazione in sé, ma una metodologia standardizzata (ISO 14040 e ISO 14044) per valutare gli impatti ambientali di un prodotto, processo o servizio lungo tutto il suo ciclo di vita. L'LCA è la base scientifica per lo sviluppo di molte politiche ambientali e schemi di etichettatura in Europa, incluso l'EU Ecolabel.

 

Cosa verifica: analizza in modo quantitativo gli input (energia, materie prime) e gli output (emissioni nell'aria, nell'acqua, rifiuti) associati a tutte le fasi del ciclo di vita, dal prelievo delle materie prime alla produzione, distribuzione, uso e smaltimento/riciclo.

 

Perché è importante: l'importanza della LCA risiede nella sua capacità di fornire dati oggettivi e basati su evidenze scientifiche sull'impatto ambientale di un prodotto. Questo la rende fondamentale per prendere decisioni informate, permettendo di identificare i "punti caldi" ambientali nella filiera e di scegliere, con cognizione di causa, il prodotto che genera il minor impatto sull'ambiente. Supporta inoltre le decisioni di eco-design e consente di comunicare la sostenibilità in modo credibile, anche attraverso etichette ambientali basate sull'LCA.

 



 

 

 

DIN CERTCO

Cos'è: un organismo di certificazione tedesco, parte del gruppo TÜV Rheinland, che offre diverse certificazioni per prodotti, servizi e sistemi di gestione. Nel contesto tessile, è particolarmente rilevante per la certificazione di materiali compostabili o biodegradabili e per i prodotti a base biologica (bio-based).

 

Cosa verifica: per i filati, certifica che i materiali siano compatibili con i processi di compostaggio industriale o che siano biodegradabili in determinati ambienti (es. suolo, acqua). Per i prodotti bio-based, certifica la percentuale di contenuto biologico, misurata con standard specifici (es. ASTM D6866 o ISO 16620).

 

Perché è importante: per i produttori che sviluppano filati con polimeri innovativi (es. PLA, PHA) che mirano a soluzioni di fine vita più sostenibili o a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, questa certificazione offre una verifica di parte terza cruciale.

Queste certificazioni rappresentano un pilastro fondamentale per la costruzione di una filiera tessile più responsabile e trasparente, guidando l'industria verso un futuro di maggiore qualità e sostenibilità.

 



 

 

 

Ottenere le certificazioni tessili: sfide, vantaggi e l'Impegno strategico di Fulgar

Ottenere le certificazioni tessili non è un percorso semplice. Richiede un impegno significativo in termini di risorse – tempo, denaro e personale dedicato – oltre a una completa trasparenza lungo tutta la filiera e la capacità di adeguare i processi produttivi a standard elevati. Nonostante questa complessità, i benefici che ne derivano – una migliore reputazione, l'accesso a nuovi mercati, una maggiore fiducia dei consumatori e una netta riduzione dei rischi – rendono questo sforzo un investimento strategico, non una spesa superflua. Molte aziende le considerano ormai un prerequisito fondamentale per operare con successo nel settore tessile moderno.

Per Fulgar, queste certificazioni non sono solo un traguardo, ma un pilastro della propria filosofia e del proprio modo di operare. L'impegno verso il rispetto dell'ambiente e la qualità dei filati si riflette nella costante ricerca di soluzioni innovative e sostenibili, certificate secondo i più rigorosi standard internazionali. L'azienda crede che la trasparenza e l'attenzione all'impatto ambientale siano valori imprescindibili per costruire un futuro più responsabile nel settore tessile.



 

Contatta Fulgar per scoprire come integrare i filati certificati e sostenibili nei tuoi progetti tessili, garantendo qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente.

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