16 dic 2024
Materiali del futuro: impatti e sviluppi nel tessile
Oltre il cotone: la poliammide per un futuro tessile responsabile
Il settore dell'abbigliamento è sotto i riflettori per il suo impatto ambientale significativo. Dalla produzione delle fibre alla gestione dei capi a fine vita, ogni fase del ciclo di vita di un indumento ha un costo per il pianeta in termini di consumo di risorse, inquinamento e produzione di rifiuti. Questa crescente consapevolezza, unita a un notevole spostamento delle preferenze della moda verso un abbigliamento orientato alle prestazioni, sta influenzando la scelta dei materiali. Mentre il cotone convenzionale rimane una fibra importante nell'industria tessile, si stanno affiancando ad essa fibre in poliammide che, grazie a processi produttivi innovativi e sostenibili, possono coniugare stile, responsabilità ambientale e performance elevate, rispondendo così alle esigenze di un mercato in evoluzione, attento alla qualità, al comfort e alla sostenibilità dei prodotti.
Dalla fibra al capo: un viaggio complesso che inizia con il design
La sostenibilità di un capo d'abbigliamento non si limita alla scelta del materiale, ma è il risultato di un percorso complesso che inizia con la produzione delle fibre e termina con lo smaltimento del prodotto a fine vita. Come evidenziato dalla European Sustainable Product Policy, l'impatto ambientale di un prodotto è in gran parte determinato già nella fase di progettazione. Si stima infatti che oltre l'80% degli impatti ambientali legati a un prodotto siano definiti proprio durante la fase di design. Questo significa che le scelte fatte dai designer in termini di materiali, processi produttivi e caratteristiche del prodotto finale hanno un'enorme influenza sull'impatto ambientale complessivo. Adottare un approccio di progettazione sostenibile diventa quindi cruciale per ridurre l'impronta ecologica di un capo d'abbigliamento.
Produzione di poliammide vs cotone convenzionale: sfatare un mito
L'analisi del ciclo di vita (LCA), una metodologia che permette di valutare in modo oggettivo l'impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita, ci offre uno strumento prezioso per confrontare l'impatto ambientale della produzione di diverse fibre tessili e sfatare alcuni miti. Prendiamo ad esempio il cotone convenzionale, spesso percepito come la fibra naturale e sostenibile per eccellenza. Tuttavia, è proprio l'analisi LCA a rivelare un quadro più complesso.
Impatto sull’ambiente
La coltivazione del cotone convenzionale richiede un impiego massiccio di acqua: per produrre 1 kg di cotone sono necessari in media 11.000 litri di acqua, con punte che possono arrivare fino a 29.000 litri. Un dato allarmante, se pensiamo alla crescente scarsità di questa preziosa risorsa.
Inoltre, la produzione di cotone convenzionale implica anche l'utilizzo di pesticidi e fertilizzanti che inquinano l'ambiente e compromettono la biodiversità. Infine, la produzione di filati di cotone richiede un elevato consumo energetico, contribuendo all'emissione di gas serra.
In questo contesto, la poliammide prodotta da Fulgar si distingue per un minore impatto ambientale in termini di consumo di acqua ed energia. Studi LCA condotti dall'azienda hanno dimostrato che la poliammide prodotta può offrire un risparmio di acqua fino al 90% rispetto al cotone a parità di peso del tessuto. Fulgar, infatti, si impegna a ridurre l'impronta ecologica dei suoi prodotti attraverso l'utilizzo di materiali riciclati e bio-based e l'implementazione di tecnologie innovative a basso impatto ambientale.
Filati innovativi come EVO® by Fulgar, di origine 100% bio-based e ricavato da fonti rinnovabili, permettono di risparmiare fino al 52% di acqua rispetto al cotone convenzionale, mentre la fibra tessile Q-NOVA® by Fulgar, derivata da un sistema di riciclo meccanico, spinge il risparmio idrico al 99,9%, pari a circa 17.983 litri per kg di prodotto.
Anche sul fronte delle emissioni di CO2, i filati di poliammide di Fulgar si dimostrano una scelta più sostenibile. Q-NOVA®, ad esempio, impatta per circa 1,77 kg di CO2 eq, mentre il cotone convenzionale presenta un impatto tra il 60% e l'80% superiore rispetto ad altre categorie di fibre e filati. Un altro esempio concreto è Q-CYCLE by Fulgar®, un filato ottenuto da materie prime rigenerate che permette di diminuire significativamente le emissioni di CO2. Secondo analisi condotte con il metodo LCA europeo, Q-CYCLE consente di ridurre le emissioni di CO2 equivalenti di circa il 40% rispetto a un filato di nylon Fulgar tradizionale. Questo risultato conferma l'impegno di Fulgar nel promuovere un'industria tessile più sostenibile, senza compromettere la qualità e le performance dei suoi prodotti.
Comfort e performance
Ma i vantaggi della poliammide Fulgar non si limitano all'impatto ambientale. Questa fibra, infatti, offre elevate performance in termini di comfort e traspirabilità, caratteristiche che la rendono ideale per diverse applicazioni. A differenza del cotone, che tende a trattenere l'umidità, la poliammide offre un'eccellente gestione dell'umidità, mantenendo la pelle asciutta e garantendo una sensazione di comfort ottimale. Queste proprietà la rendono particolarmente adatta per la realizzazione di capi sportivi, dove la traspirabilità e la capacità di allontanare il sudore sono fondamentali per garantire il massimo comfort durante l'attività fisica.
Inoltre, la poliammide si presta perfettamente alla creazione di capi athleisure, un trend in continua crescita che coniuga comfort e stile, e di capi di intimo e calzetteria, dove la leggerezza, la morbidezza e la capacità di aderire al corpo senza costringere sono essenziali. I capi in poliammide sono resistenti e durevoli, mantenendo le loro caratteristiche estetiche e funzionali nel tempo.
Verso un futuro tessile più responsabile
Grazie all'innovazione tecnologica e alla crescente attenzione alla sostenibilità, la poliammide si sta affermando come una fibra versatile, performante e sempre più ecologica. Attraverso una produzione più sostenibile, può rappresentare una valida alternativa al cotone, coniugando performance elevate e rispetto per l'ambiente. È fondamentale continuare a investire nella ricerca e sviluppo di filati in poliammide sempre più sostenibili e performanti, che rispondano alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
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