29 feb 2024
Unendo stile e scienza: la nuova frontiera della moda
L'evoluta fusione tra moda e scienza
Qual è il legame tra moda e scienza e perché è sempre più stretto? Negli ultimi decenni, la moda ha subito una straordinaria evoluzione grazie alla crescente influenza della ricerca scientifica. Scienziati, chimici e ricercatori stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nella creazione di abbigliamento e accessori di tendenza. Sebbene la moda abbia sempre avuto una relazione con la scienza, basta pensare alle antiche tecniche di tintura dei tessuti o alle prime macchine per la cucitura che hanno rivoluzionato il settore, è nell'era moderna che questa connessione ha raggiunto nuove vette di innovazione.
La moda basata sulla ricerca chimica
Fin dalla prima metà del XX secolo, le innovazioni tessili e la ricerca hanno portato alla creazione di materiali rivoluzionari come la poliammide, che hanno trasformato il modo in cui indossiamo i nostri abiti. Fu proprio un’importante industria chimica statunitense, la DuPont, ad introdurre la poliammide sul mercato nel 1938: le prime applicazioni significative dei filati in poliammide si verificarono durante la Seconda Guerra Mondiale. La sua resistenza e la sua durabilità lo rendevano il materiale ideale ai fini bellici per la produzione di paracadute, corde di sicurezza, equipaggiamento militare e uniformi. La poliammide fu successivamente adottata per una vasta gamma di usi civili, tra cui l'abbigliamento e la produzione di calze, trasformando l'industria tessile e della moda. La poliammide infatti, oltre ad essere estremamente resistente, permise di immettere sul mercato capi resistenti, elastici, stabili, idrorepellenti e facilmente lavabili.
Ora, quasi un secolo dopo, questa sinergia tra scienza e moda continua a evolversi in modo straordinario.
Le innovazioni stilistiche apportate dalla scienza
La ricerca scientifica è diventata il fulcro dell'intero processo di creazione degli abiti, dalla produzione dei filati alla creazione degli abiti. Stilisti, progettisti e designer collaborano con scienziati, ingegneri ed esperti del settore per raccogliere dati empirici e informazioni dettagliate.
L'avanzamento nelle lavorazioni dei filati in poliammide, in particolare la sintesi della poliammide 6 e della poliammide 6.6, ha aperto la strada ad ulteriori progressi nel settore tessile. Questi progressi hanno reso possibile la creazione di abiti con funzionalità avanzate, tra cui la termoregolazione, l'isolamento e la resistenza antibatterica, rendendolo il materiale prediletto non solo per l'abbigliamento sportivo e quotidiano, ma anche per capi d'abbigliamento specializzati.
Le nuove opportunità date dalla ricerca scientifica, stanno influenzando anche il lavoro dei designer nella creazione di innovativi che soddisfano sia gli aspetti estetici che funzionali, che offrono vantaggi in termini di performance e di comfort dell’indumento.
Tendenze scientifiche nella moda contemporanea
La ricerca scientifica sta affiancando il mondo della moda anche nella sfida condivisa da tutti i marchi: lo sviluppo di tessuti più ecosostenibili.
Nel panorama attuale, infatti, la sostenibilità è diventata la parola d'ordine in tutti i settori produttivi: diversi eventi di settore si pongono proprio l’obiettivo di promuovere tra le aziende tessili il tema della produzione responsabile. Se inizialmente l'industria tessile utilizzava prevalentemente fibre vergini, oggi c'è una tendenza crescente a utilizzare filati di nuova generazione, spesso ottenuti da materiali rigenerati o recuperati da scarti e rifiuti. È quindi evidente quanto sia fondamentale il contributo della scienza nell'innovazione di questo settore.
Questo è precisamente l'impegno che Fulgar ha abbracciato con determinazione. L'azienda si è posta l'obiettivo di adottare una strategia responsabile che rifletta un impegno ambientale consapevole, finalizzato alla conservazione e al miglioramento dell'ecosistema globale. Un esempio tangibile di questo impegno è rappresentato dal filato Q-CYCLE, un'innovativa variazione di poliammide 6.6. Ciò che rende questo filato unico è che il 100% della sua materia prima proviene da una fonte ecologica, rispettando il bilancio di massa: l'olio di pirolisi ricavato dai pneumatici recuperati. Un altro esempio significativo è il filato Amni Soul Eco®, un alternativa ecologica all'ormai consolidata poliammide tradizionale, caratterizzato dalla straordinaria capacità di biodegradarsi dieci volte più velocemente in discarica, rispetto ai sintetici tradizionali, e venti volte più rapidamente in ambiente marino.
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